Indagini su Antonio Mollari architetto prima e dopo l’exploit triestino: 1789/99-1807/23 / Surveys on the architect Antonio Mollari before and after his “exploit” in Trieste: 1789/99-1807/23

Giuseppe Cruciani, Fabio Sileoni

Abstract


La scoperta, presso la Biblioteca di Bassano, di una “Distinta” autografa dei propri lavori inviata da Mollari a Canova (1807) e, nel Fondo Consiglio d’Arte dell’Archivio di Stato di Roma, del “Transunto” dei Titoli prodotti ai fini dell’aggregazione al Corpo degli Ingegneri Pontifici (1817), ha permesso di ricostruire, integrando i dati sinora disponibili, il curriculum dell’architetto all’epoca della sua entrata in servizio presso l’Ufficio pesarese di Acque e Strade. Quanto emerso dai due manoscritti ha dato spunto a un’apposita campagna di indagini negli Archivi di Macerata e di alcuni Comuni (Corridonia, Pollenza e Tolentino) della Provincia, dirette al controllo di quelle notizie e ad acquisire ulteriori informazioni sull’attività svolta da Mollari prima del periodo triestino (1789-1799) e nel decennio susseguente il rientro (1807) nelle Marche, sia come tecnico del Dipartimento del Musone e della Delegazione pontificia, sia come libero professionista.

La ricerca, comprensiva di sopralluoghi e verifiche catastali, ha portato ad assegnargli con sufficiente certezza numerose opere “adespote” (Convento di San Francesco, casa Rioli, Palazzo Tomassini, ex Monastero ed Educandato delle Clarisse, Palazzo Foglietti, ecc. a Corridonia; Palazzo Cherubini a Civitanova) nonché altri edifici a Macerata e nel suo hinterland, delimitando il ruolo svolto in due fabbriche di Valadier (la Collegiata di S. Pietro a Corridonia e il Palazzo Ugolini a Macerata) che per l’Ospedale di S. Salvatore giungerà invece alla riduzione del progetto originario.

 

The discovery at the Library of Bassano, in a letter written by Mollari to Canova (1807), of a list of his works and in the ‘Consiglio d’Arte’ collection (at the State Archives in Rome), of the “Transunto” of the titles presented for his inscription in the Papal Engineering Corps (1817), has consented the reconstruction (with the integration of existing data), of the architect’s curriculum, up until his entry into service at the Office of Pesaro. What emerged from the two manuscripts has provided insight for further research in the State Archives of Macerata and archives of other municipalities (Corridonia, Pollenza and Tolentino), with the intention of verifying information and the acquiring new data on Mollari’s activities before leaving for Trieste (1789-99) and in the decade after his return (1807) to the Marche region, both as a technician in the Territorial department of the Musone and the papal delegation as well as an independent practitioner.

The research, including site inspections and consultation of land titles, has permitted to accrediting of several previously unknown works ( Monastery of St. Francis, Rioli House, Tomassini Mansion, Convent of the Clarisse and girls’ boarding school, Count Foglietti Palace, etc. in Corridonia; Cherubini Mansion in Civitanova) and the design of other buildings in Macerata and its hinterland. While also collecting evidence of his role in two of Valadier’s buildings (the Collegiate Church of St. Peter in Montolmo, Ugolini Palace in Macerata), and his work for re-dimensioning Valadier’s original project for the Hospital of S. Salvatore in Montolmo.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/1088

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