Nuove acquisizioni sulla pittura marchigiana del Settecento. I pittori Ricci e Gilberto Todini nel monastero di Santa Chiara a Fermo / New discoveries about Marche painting in the 18th Century. The painters Ricci and Gilberto Todini in the monastery of Santa Chiara in Fermo

Giacomo Maranesi

Abstract


Il contributo presenta un consistente gruppo di inediti dipinti del XVIII secolo conservati nel monastero di Santa Chiara a Fermo. Il rinvenimento di alcune firme, l’analisi stilistica e un approfondito esame delle tecniche esecutive ha portato ad attribuirne complessivamente ben trentacinque alla famiglia di pittori fermani Ricci, solo tre dei quali erano già noti; spiccano ventisette tele dipinte da Natale Ricci, risalenti in gran parte al quarto decennio del Settecento. Si tratta di un vero e proprio unicum poiché mai, in un solo luogo, era stata finora registrata una così alta concentrazione di loro opere, in particolare riferibili a Natale. Il nucleo del monastero offre non solo un inedito spaccato del mondo artistico nella Fermo del Settecento ma anche del modus operandi e delle tecniche esecutive adottate da Natale Ricci e dalla sua bottega negli anni ’30 del Settecento, ponendosi dunque come un nuovo imprescindibile capitolo sulla produzione pittorica della famiglia Ricci.

This paper introduces a considerable amount of previously unknown eighteenth-century paintings, stored in Santa Chiara’s Monastery in Fermo. Based on the rediscovery of their signatures, and on the analysis of both their stylistic features and executive techniques, we can ascribe a total of thirty-five paintings to the Ricci family, from Fermo, only three of which were previously known; Natale Ricci is the author of twenty-seven of them, and they mostly date back to the fourth decade of the eighteenth Century. It is a real unicum, because such a high concentration of paintings by the Ricci family had never been recorded in a single place, (particularly of Natale’s works). Not only does the nucleus of the monastery provide us with a new glance on the artistc world in eighteenth-century Fermo, but it also shows us the modus operandi and the executive techniques adopted by Natale Ricci and his workshop during the third decade of the eighteenth Century, thus becoming a new pivotal chapter on the output of the Ricci family.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/1330

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