Mostrare/Dimostrare. Gli allestimenti effimeri nella Roma del decennale fascista (1932) / Exhibiting/Showing. The ephemeral displays in Rome during the tenth anniversary of the March on Rome (1932)

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Pubblicato

2016-12-12

Fascicolo

Sezione

Musei e mostre tra le due Guerre: Saggi

DOI:

https://doi.org/10.13138/2039-2362/1384

Autori

  • Aurora Roscini Vitali Università La Sapienza di Roma, dottorando

Abstract

Nonostante la ricca bibliografia inerente alla Mostra della Rivoluzione (1932), i festeggiamenti del decennale fascista non si esauriscono nella pur spettacolare cornice allestitiva del Palazzo delle Esposizioni di Roma. Infatti, sparsi per la città, in una prospettiva globalizzante e avvolgente, una serie di padiglioni tematici documentano, da un lato, il continuo processo di estetizzazione della vita politica e sociale operato dal regime, dall’altro, le infinite possibilità espressive e comunicative del medium espositivo. Questo studio, attraverso una puntuale ricerca documentaria e archivistica, si propone di riconnotare le mostre “minori” del ’32 come canale operativo d’eccezione per artisti d’avanguardia e architetti razionalisti, esclusi dal “novecentismo” imperante e dal monumentalismo piacentiniano delle committenze ufficiali.

 

Despite the rich bibliography of the “Exhibition of the Fascist Revolution” (“Mostra della Rivoluzione Fascista”, 1932), the celebration of the tenth anniversary of the March on Rome does not end in the spectacular setting inside the Palace of Exhibitions. In fact, in a urban perspective, some thematic pavilions, scattered around the city, show, on the one hand, the continual “aestheticization” process of the political and social live by Mussolini's regime and, on the other hand, demonstrate the infinite possibilities of expression and communication of the exhibitions as “medium”. Through the archival and documentary research, this study seeks to describe the “minor” exhibitions that took place in 1932, where avant-garde artists and rationalist architects, that were excluded from official commissions, found their own way to create a different language from both “Novecento” movement and Piacentini’s monumentalism. 

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Biografia autore

Aurora Roscini Vitali, Università La Sapienza di Roma, dottorando

Dottoranda presso l'Università La Sapienza di Roma, ha conseguito il diploma di specializzazione in beni storico-artistici presso l'Università degli Studi di Siena (2012), con una tesi di storia dell'arte contemporanea. Impiegata dal 2010 presso la Sovrintendenza per i beni storico artistici et etnoantropologici dell'Umbria (Galleria Nazionale dell’Umbria), nel ruolo di addetto alla fruizione, accoglienza e servizi, ha collaborato nella medesima posizione a diverse mostre e esposizioni, tenutesi a Perugia dal 2007 ad oggi. Dal 2012, ha avviato la redazione delle schede di catalogo per la regione Umbria e la città di Firenze, nel progetto “L’archiviazione informatica delle mostre d’arte antica in Italia dall’Unità alla Seconda Guerra Mondiale”, a cura della prof.ssa Cecilia Prete, organizzato in collaborazione fra l’Università degli Studi di Urbino e l’Università degli Studi di Udine e di prossima pubblicazione sul sito accreditato “Fondazione Memofonte. Studio per l’elaborazione informatica delle fonti storico-artistiche”. Dal 2014 è collaboratrice della rivista “Contemporart. Trimestrale di arte e cultura” (ISSN 1974-0131), nella rubrica dedicata alla recensione di mostre.

Come citare

Roscini Vitali, A. (2016). Mostrare/Dimostrare. Gli allestimenti effimeri nella Roma del decennale fascista (1932) / Exhibiting/Showing. The ephemeral displays in Rome during the tenth anniversary of the March on Rome (1932). Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage, (14), 787–811. https://doi.org/10.13138/2039-2362/1384