«Arte al servizio di un’idea». Il ruolo dell’“Esposizione dell’Aeronautica italiana” (1934) nel dialogo tra arte, architettura, politica e pubblico / «Arte al servizio di un’idea» (Art at an idea’s service). The role of the “Esposizione dell’Aeronautica italiana” (1934) in the dialogue between art, architecture, politics and public

Orietta Lanzarini

Abstract


Nel panorama delle mostre di regime, l’”Esposizione dell’Aeronautica italiana”, allestita a Milano nel 1934, occupa un posto di grande rilievo politico e artistico. Il tema prescelto, particolarmente caro a Mussolini e di sicura presa sul pubblico, consente di ripercorrere la storia del volo, dagli studi di Leonardo ai primi arditi che tentarono di levarsi dal suolo, fino alle imprese aviatorie sostenute dal regime, che culminano con la crociera aerea del Decennale, dall’Italia agli Stati Uniti, guidata da Italo Balbo nel 1933.

Per gli architetti chiamati ad allestire la cosiddetta “Mostra azzurra”, coordinati da Giuseppe Pagano, si tratta di un’occasione altrettanto preziosa per promuovere l’architettura moderna e candidarla come «arte di stato». Questa loro aspirazione verrà presto disattesa, ma la ricerca artistica messa a punto per la mostra milanese, rimasta latente per alcuni anni, rinascerà nel dopoguerra, dando origine a una stagione straordinaria di allestimenti di mostre e di musei.

In the panorama of exhibitions of the ruling party, the “Esposizione dell’Aeronautica italiana”, arranged at Milan in 1934, occupies a position of great political and artistic importance. The theme that had been selected – one particularly close to Mussolini’s heart – provided the opportunity to survey the history of flight from the studies of Leonardo to the daring aviators who tried to lift-off from the ground, up to the aerial enterprises undertaken by the governing party which culminated with the aerial cruise of the Decennale from Italy to the United States lead by Italo Balbo in 1933.

For the architects (co-ordinated by Giuseppe Pagano) invited to organize the so-called “Mostra azzurra” (“Deep Blue Exhibition”), this was a precious opportunity to promote contemporary architecture and to present it as «The Art of the State». Their aspirations were soon ignored, but the artistic endeavors concentrated in the Milanese exhibition, which remained hidden for a number of years, came to life again after the Second War and gave origin to an extraordinary season of staging exhibitions and arrangements in museums.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/1445

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