Lo Stadio della Vittoria e il Monumento ai Caduti di Macerata: Cesare Bazzani tra monumentalismo e funzionalismo / The Victory Stadium and the Monument to the Fallen of the Great War in Macerata: Cesare Bazzani between monumentalism and functionalism

Mauro Saracco

Abstract


Il tessuto urbano maceratese viene fortemente trasfigurato nei primi decenni del 900 da alcuni grandi interventi edilizi condotti sia all’interno del tracciato storico delle mura urbiche sia nella immediata periferia e contrassegnati da quella ricerca di “modernizzazione”, anche funzionale, delle città strettamente correlata alle istanze propagandistiche di regime. Il tratto distintivo del caso maceratese è che tutti gli interventi in parola furono opera di un unico progettista, Cesare Bazzani, con una densità di realizzazioni e proposte progettuali inconsueta per una piccola realtà. In questa “rivoluzione” urbana spicca la realizzazione dello Stadio della Vittoria e il monumento ai caduti della grande guerra, in cui soluzioni di disegno urbano, istanze celebrative e nuovi modelli funzionali appaiono strettamente fusi, quasi a definire una nuova tipologia architettonica. Anche le soluzioni tecnico costruttive adottate, pur subordinate ad una immagine di classicità,  danno conto di questa ricerca di “ibridazione” di modelli consolidati, dando vita ad una realizzazione di notevole qualità tecnica.   

The urban area of Macerata is greatly transformed in the early decades of the 900 by some big construction projects, conducted both inside the historic center both in the suburban, all marked by that search for "modernization", also functional, of the cities closely related to regime propaganda instances. The distinctive feature of Macerata is that all the projects in question,  were the work of a single designer, Cesare Bazzani,  with a density of achievements and project proposals, unusual for a small reality. This "urban revolution" stands out the realization of the Victory Stadium and the monument to the fallen of the Great War, where urban design solutions, celebratory instances and new functional models seem to be closely fused as if to define a new architectural typology. Also the technical and construction solutions adopted, although subordinate to an image of classicism, show this search for "hybridization" of established models, giving rise to a realization of great technical quality.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/1459

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