Parole e immagini per l’Eneide nel XVI secolo / Words and images for the Aeneid in the XVI Century

Andrea Torre

Abstract


Il saggio è una rassegna delle principali versioni italiane dell’Eneide apparse a stampa tra XVI e XVII secolo, e degli apparati illustrativi che le accompagnano. Si intende così delineare un possibile panorama di riferimento cinque-secentesco per l’immaginario artistico che ha guidato l’ideazione e la realizzazione del progetto illustrativo della Sala dell’Eneide di Palazzo Buonaccorsi. La materia virgiliana è oggetto nel Cinquecento di vari esercizi di traduzione, che interessano singoli libri o l’intera opera, utilizzano forme metriche differenti (terza rima, ottava, endecasillabo sciolto), e si configurano come attente operazioni di volgarizzamento (Annibal Caro) o ingegnose riscritture (Pietro Aretino) del poema latino. Un aspetto di rilievo della ricezione cinquecentesca del poema virgiliano è il suo trattamento editoriale secondo il paradigma ideato per l’Orlando furioso di Ariosto, che prevede l’introduzione di dediche, allegorie, ottave d’argomento, tavole delle materie, iniziali parlanti, e soprattutto illustrazioni: particolarmente significative in tal senso sono le riscritture del poema virgiliano curate da Lodovico Dolce.

 

The paper is an overview of the main Italian versions of Vergil’s Aeneid, published in the XVIth and XVIIth Centuries, and of their illustrative sets, which could be considered as a kind of source for the artistic imagery displayed in the iconographic program of Palazzo Bonaccorsi’s Sala dell’Eneide. In the XVIth Century, Vergil’s matter has been object of many attempts of translations, which concern single books or the whole poem, which make use of different poetic meters (tercets, stanzas, hendecasyllables), and take the form of acute vulgarisations (Annibal Caro) or orginal rewritings (Pietro Aretino) of Aeneid. An important aspect of the Italian Renaissance reception of Vergil’s poem is the editorial packaging modelled on the Orlando furioso Venetian editions, with their apparatus of dedications, allegories, poetic summaries, front matters, iniziali parlanti, and first of all illustrations: from this point of view, the rewritings of Aeneid realized by the Venetian writer Lodovico Dolce are particularly meaningful.

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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/1804

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