Saints' Relics in Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni: An Anti-Ottoman Pantheon

Ana Marinković

Abstract


The intensified military campaigns against the Ottomans in the second half of the fifteenth century palpably influenced the cult of saints venerated in Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni, both by assimilating new saints, as well as strenghtening the existing cults through indulgences and relic acquisitions. The initial pair of patron saints – St George and St Tryphon, the city patrons of Bar and Kotor – delineated the geographical area where the majority of confraternity members originated from, that is, the Venetian Albania. The inclusion of St Jerome, the patron of Dalmatia, to the confraternal pantheon by Cardinal Bessarion's indulgence issued in 1464, in addition to rounding up the holy patronage to all the Eastern Adriatic Venetian dependencies, also marked the beginning of a strong anti-Ottoman motivation in the scuola's hagiographic horizon. The triple endowment of the Scuola in 1502 – relic acquisition, granting of indulgence, and commission of Carpaccio's monumental cycle – continued to work on the same line, and added to the practical aspect of spiritual support to the members of Venetian troops provenient of the Eastern Adriatic. However, the saints whose relics are today kept in the altar of the lower hall, including the patron saint of the Republic of Dubrovnik, point to an even wider devotional agenda, possibly arranged after the Battle of Lepanto, as the comparative analysis of the reliquaries show.

 

Le campagne militari contro gli Ottomani intensificatesi nella seconda metà del XV secolo influenzarono palesemente il culto dei santi venerati nella Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni, sia attraverso l'assimilazione di nuovi santi, sia tramite il rafforzamento del culto già esistente verso le indulgenze e l'impulso all'acquisizione di reliquie. La prima coppia di santi patroni - San Giorgio e San Trifone, patroni della città di Bar e Cattaro - delimitano l'area geografica da cui proviene la maggior parte dei membri della confraternita, cioè l'Albania veneta. L'inclusione nell'indulgenza concessa dal cardinal Bessarione nel 1464 di San Girolamo, protettore della Dalmazia, oltre a estendere il patronato del santo a tutte le dipendenze veneziane dell'Adriatico orientale, segnò anche l'ingresso di una forte spinta anti-ottomana nell'orizzonte agiografico della scuola. La triplice dotazione della Scuola nel 1502 – l'acquisizione della reliquia, la concessione dell'indulgenza e la commissione del ciclo monumentale di Carpaccio – si pose sulla stessa linea, concorrendo al sostegno spirituale verso i membri delle truppe veneziane che provenivano dall'est Adriatico. I santi le cui reliquie sono oggi conservate nell'altare della sala inferiore, tra cui il santo patrono della Repubblica di Dubrovnik, indicano tuttavia un'agenda devozionale ancora più ampia, forse organizzata dopo la battaglia di Lepanto, come mostra l'analisi comparativa dei reliquiari.


Full Text

PDF (English)

Riferimenti bibliografici


Balić, J., Čoralić L, Matasović, M. (2015), Papa Urban VIII. i Hrvati – tragom indulgencije hrvatskoj bratovštini sv. Jurja i Tripuna u Mlecima (1640.), «Croatica Cristiana Periodica», 75, pp. 73-88.

Belamarić, J. (2014), The Holy Portolano. The Sacred Geography of Navigation along the Dalmatian Coast in the Middle Ages in The Holy Portolano / Le Portulan Sacré: The Sacred Geography of Navigation in the Middle Ages. Fribourg Colloquium 2013 / La géographie religieuse de la navigation au Moyen Âge. Colloque Fribourgeois 2013, ed. M. Bacci, M. Rohde, : de Gruyter, pp. 159-184.

Borrelli, A. (2001), San Teonesto, ˂http://www.santiebeati.it/Detailed/90226.html˃, accessed 25 May 2017

Čoralić, L. (1998a), Kardinal Bessarion i Hrvati, «Radovi Zavoda za povijesne znanosti HAZU u Zadru», 40, pp. 143-160.

Čoralić, L. (1998b), Papa Siksto IV. i Hrvati: Indulgencija hrvatskoj bratovštini sv. Jurja i Tripuna u Mlecima (1481. god.), «Croatica Cristiana Periodica», 42, 107-120.

Čoralić, L. (1999), The Ragusans in Venice from the Thirteenth to the Eighteenth Century, «Dubrovnik Annals», 3, pp. 13-40.

Čoralić, L. (2000), Papa Aleksandar VI. i hrvatska bratovština sv. Jurja i Tripuna u Mlecima, «Croatica Cristiana Periodica», 46, pp. 21-28.

Čoralić, L. (2001), U gradu svetoga Marka, Zagreb: Golden marketing.

Čoralić, L. (2006), Barani u Mlecima: povijest jedne hrvatske iseljeničke zajednice. Zagreb: Dom i svijet.

Čoralić, L. (2003), Hrvatski prinosi mletačkoj kulturi: odabrane teme, Zagreb: Dom i svijet.

Fortini Brown, P. (1992), La pittura nell'età di Carpaccio. I grandi cicli narrativi, Padua: Marsilio.

Giadrossi, M. (1984), La Reliquia di San Giorgio, «Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone», 17, pp. 11-19.

Harris, R. (2003), Dubrovnik: A History, London: Saqi.

Kužić, K. (2011.), «Tog sretnog dana…» – Uz 440. obljetnicu Lepantske bitke, «Radovi Zavoda za povijesne znanosti HAZU u Zadru», 53, pp. 101-134.

Il primo statuto (1975), «Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone», 8, pp. 3-9.

Malcolm, Noel (2015), Agents of Empire: Knights, Corsairs, Jesuits and Spies in the Sixteenth-Century Mediterranean World, London: Penguin.

Marinković, A. (2018), Između zmaja i lava: O izboru svetaca zaštitnika bratovštine S. Giorgio degli Schiavoni u Veneciji in Likovne umjetnosti, arhitektura i povijesni identiteti, ed. A. Marinković, A. Munk, Zagreb: FF press (forthcoming).

Mignozzi, C. (1984), Scuola di San Giorgio degli Schiavoni – Vicende della Scuola, in Le scuole di Venezia, ed. T. Pignatti, Milano: Electa.

Perocco, G. (1964), Carpaccio nella Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni, Venice: Ferdinando Ongania.

Perocco, G. (1975), Carpaccio in the Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni / Carpaccio. Le pitture alla Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni (bilingual edition), Treviso: Canova.

Roccia, F. (2003), San Costanzo, ˂http://www.santiebeati.it/dettaglio/91868˃, accessed 25 May 2017

Trška, T. (2016), Marco Boschini, Mateo Ponzone, and the Altar of the Scuola di San Giorgio degli Schiavoni in Venice, «Confraternitas», 27, n. 1-2, pp. 62-78.

Vallery, T. (1973), Il Cardinale Bessarione e la Scuola Dalmata, «Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone», 6, pp. 10-18.

Vallery, T. (1979), Gli inventari dal 1608 al 1722 ,«Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone», 12, pp. 3-8.

Vallery, T. (2011), La Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone. Note e appunti per una cronistoria, Venice: Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone.

Vidoli Ratti, P., Giadrossi, M. (1992), Le indulgenze della Scuola, «Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone», 25, pp. 8-11.

Vio, G. (2004), Le Scuole Piccole nella Venezia dei Dogi. Note d'archivio per la storia delle confraternite veneziane, Costabissara (Vicenza): Angelo Colla Editore.

Venice, Archivio di Stato di Venezia (ASV), Consiglio di Dieci, Delib. Miste XIV.

Venice, Archivio di Stato di Venezia (ASV), Provveditori di comun, Registri. I serie (A-Z), pezzo: P, Matricola, 579r-646r.




DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/1854

Copyright (c) 2018 IL CAPITALE CULTURALE. Studies on the Value of Cultural Heritage


Licenza Creative Commons edita dall'eum e gestita dall'Università di Macerata, Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, Sezione di Beni Culturali, piazzale Bertelli 1, 62100 Macerata, Italia.

Adotta specifiche politiche per la gestione e protezione dei dati.