Presenze napoletane a Palazzo Buonaccorsi di Macerata: dentro e fuori la Galleria dell’Eneide / Neapolitan presences at Palazzo Buonaccorsi in Macerata: inside and outside the Gallery of the Aeneid

Roberto Carmine Leardi

Abstract


All’interno del programma multiculturale della Galleria dell’Eneide di Macerata, promosso dal conte Raimondo Buonaccorsi a partire dal 1710, la scola napoletana trovava spazio con tre autorevoli interpreti della scena artistica dei primi del Settecento, come Francesco Solimena, Paolo De Matteis e Giacomo Del Po. Attraverso nuove ricerche archivistiche da affiancare a quelle già edite, il contributo intende interrogarsi sulle ragioni del reclutamento di questi pittori e di un certo «Matteuccio» da Napoli, focalizzando l’attenzione sull’eventuale ruolo giocato da alcuni personaggi, come l’abate Filippo Buonaccorsi, monsignor Antonio Widmann e gli agenti Sebastiano e Carlo Antonio Ferri.

Inside the multicultural decorative plan of the Eneide Gallery in Macerata, promoted by the Earl Raimondo Buonaccorsi as from 1710, the Neapolitan scola found its place thanks to three renowned names from the artistic scene of the early eighteenth century such as Francesco Solimena, Paolo De Matteis and Giacomo Del Po. Thanks to new research of archive records, complementing those already published, the intent of this work is to question the reasons for the recruitment of these painters as well of a certain "Matteuccio" from Naples, focusing the attention on the possible role played by certain individuals, such as abbot Filippo Buonaccorsi, monsignor Antonio Widmann and the agents Sebastiano and Carlo Antonio Ferri.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/1997

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