Alcune pale d'altare cinque e seicentesche nella chiesa di San Francesco a Fermo / Some 16th and 17th century altarpieces in the church of San Francesco in Fermo

Massimiliano Biondi

Abstract


L’articolo prende in esame quattro pale d’altare della chiesa di San Francesco a Fermo, accomunate dal fatto di essere state quasi del tutto trascurate dalla storiografia. Un confronto con opere di Lorenzo Lotto e Antonio Liberi da Faenza evidenzia i punti di tangenza con la coeva cultura figurativa veneto-romagnola. Si presentano poi alcuni dipinti, conservati ad Ascoli e a Monteprandone, che per la cifra stilistica sembrano da legare allo stesso ignoto autore delle tele fermane. Nel secondo paragrafo si approfondiscono le circostanze relative alla committenza di due pale d’altare del Seicento, la Madonna col Bambino e i santi Antonio Abate e Maria Maddalena, firmata da Gaspare Celio, e una Immacolata Concezione tra santi, attribuita al pittore romano Benigno Vangelini. Si sottolinea inoltre il forte messaggio, sia religioso che civico, espresso da tali opere.

 

This essay examines four altarpieces from the church of San Francesco in Fermo with the common feature that they’ve been almost neglected by the local historiography. A comparison with some paintings of Lorenzo Lotto and Antonio Liberi da Faenza highlights on the agreement with a Venetian figurative language inflected by the culture of Romagna. Some paintings from Ascoli and Monteprandone are then presented because of their style that links them to the same unknown author of the paintings from Fermo. The second paragraph sets out the context of two 17th century altarpieces’ patronage: a Madonna and child with saints Antonio Abate e Maria Maddalena, signed by Gaspare Celio, and an Immaculate Conception with saints, attributed to the Roman painter Benigno Vangelini. For both the paintings, the strong message, religious and civic together, is underlined.


Full Text

PDF

Riferimenti bibliografici


Bracci S. (1998), Il culto e l'immagine. San Giacomo della Marca (1393-1476) nell'iconografia marchigiana, Ascoli Piceno: Grafiche D'Auria s.r.l.

Butteri E. (2018), Tra Fermo e Roma: opere perdute e contesti ritrovati per Benigno Vangelini, «Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage», n. 18, pp. 43-84, «https://riviste.unimc.it/index.php/cap-cult/article/view/1801», 03.02.2019.

Capriotti G. (2002), Le città di Maddalena: iconografia di una leggenda, in «Guardate con i vostri occhi…» Saggi di storia dell'arte nelle Marche, a cura di A. Montironi, Ascoli Piceno: Lamusa, pp. 231-262.

Ciuccarelli G. (2016), Nobiltà Fermana. Armoriale delle casate nobili e notabili dell'antica città di Fermo, Ancona: Il lavoro editoriale.

Cleri B. (2014), Antonio Liberi da Faenza, Macerata Feltria: Editoriale Umbra.

Coltrinari F. (2012), La storia dell’arte a Fermo attraverso le collezioni della Pinacoteca Civica: dal museo al territorio fra conservato e perduto, in Pinacoteca Comunale di Fermo dipinti, arazzi, sculture, a cura di F. Coltrinari, P. Dragoni, Cinisello Balsamo: Silvana editoriale, pp. 23-59.

Coltrinari F. (2016), Un dipinto di Antonio da Faenza per Recanati e il frate“prospettico” Giovanni Antonio da Camerino. Osservazioni sulla fortuna dei maestri romagnoli nelle Marche del ‘500, «Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage», n.13, pp. 11-35, «https://riviste.unimc.it/index.php/cap-cult/article/view/1449», 03.02.2019.

Curi V. (1864), Guida storica e artistica della città di Fermo, Fermo: Tip. Bacher.

Curzi V. (1992), Cristoforo Roncalli: gli esordi marchigiani, in Le arti nelle Marche al tempo di Sisto V, a cura di P. Dal Poggetto, Cinisello Balsamo: Amilcare Pizzi, pp. 416-418.

Dal Pozzolo E.M., a cura di (2018), Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche. Tempi, luoghi e persone, catalogo della mostra (Macerata, Musei civici di palazzo Buonaccorsi, 19 ottobre 2018 - 10 febbraio 2019), Milano: Skira.

Dania L. (1967), La pittura a Fermo e nel suo circondario, Fermo: Cassa di Risparmio di Fermo.

De Cadilhac R. (2015), La chiesa di San Francesco a Fermo, Roma: Gangemi Editore spa.

De Leturia P. (1948), Antonio Lelio de Fermo y la condenación del «De Indiarum iure» de Solórzano Pereira, (Primera parte), «Hispania Sacra», luglio-dicembre, pp. 351-385.

De Minicis R. (1857), Le iscrizioni fermane antiche e moderne, Fermo: Tipografia Gaetano Paccasassi.

Forlani Tempesti A. (1996), Altari e immagini nello spazio ecclesiale. Progetti e realizzazioni fra Firenze e Bologna nell'età della Controriforma, Firenze: Angelo Pontecorboli.

Gandolfi R. (2015), La Cappella della Passione: Scipione Pulzone e Gaspare Celio nella Chiesa del Gesù, in Scipione Pulzone e il suo tempo, a cura di A. Zuccari, Roma: De Luca editori d'arte, pp. 181-189.

Maranesi F. (1944), Guida storica e artistica della città di Fermo, (rist. anastatica 2002), Fermo: Andrea Livi Editore.

Melasecchi O. (1990), Gaspare Celio pittore (1571-1640): precisazioni ed aggiunte sulla vita e le opere, «Studi romani: rivista bimestrale dell'Istituto di studi romani», nn. 3-4 (lug.dic.), pp. 281-302.

Montevecchi B. (1995), Gaspare Celio, in Nuovi restauri a Urbino e nelle Marche. n°7, a cura di P. del Poggetto, Urbino: Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici delle Marche, pp. 28-32.

Papetti M. (2009), Catalogo delle opere di Ubaldo e Natale Ricci, in M. Papetti, S. Papetti, a cura di, Ubaldo e Natale Ricci. pittori nella Marca del Seicento, Milano: 24Ore Cultura, pp. 58- 127.

Pinelli A. (2009), La storia dell'arte. Istruzioni per l'uso, Roma-Bari: Laterza.

Raffaelli F. (1889), Guida artistica della città di Fermo, Fermo: Stabilimento Tipografico Bacher.

Ricci A. (1834), Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona, Macerata: Tipografia di Alessandro Mancini.

Rossi G. (1827), Catalogo de' vescovi di Telese: la cui sede or ritrovasi stabilita nella città di Cerreto, sotto la metropoli, o provincia beneventana: seguito da alcune notizie storiche di dette due città vescovile, Napoli: Stamperia della Società tipografica.

Sbriccoli C. (2009), Il San Francesco di Fermo: restauri e de-restauri, Tesi di laurea magistrale in Management dei beni culturali, Università di Macerata, a.a. 2009-2010, relatore prof.ssa Susanne A. Meyer.

Scotucci W, Pierangelini P. (1994), Vincenzo Pagani, Cinisello Balsamo: Amilcare Pizzi.

Tambini A. (2015), Pittori faentini della prima metà del Cinquecento, in A. Colombi Ferretti, C. Pedrini, A. Tambini, Storia delle arti figurative a Faenza. Parte I. Il Cinquecento, Faenza: Edit Faenza, pp. 153-248.

Toscano B. (1979), Storia dell’arte e forme della vita religiosa, in Storia dell'Arte italiana. Parte prima: Materiali e problemi, vol. 3, L'esperienza dell'Antico, dell'Europa, della religiosità, Torino: Einaudi, pp. 271-318.

Villa G.C.F., a cura di (2011), Lorenzo Lotto, catalogo della mostra (Roma, Scuderie del Quirinale, 2 marzo – 12 giugno 2011), Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale.

Zampetti P. (1990), La pittura nelle Marche. Dal Rinascimento alla Controriforma, Firenze: Nardini Editore.




DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/2093

Copyright (c) 2019 IL CAPITALE CULTURALE. Studies on the Value of Cultural Heritage


Licenza Creative Commons edita dall'eum e gestita dall'Università di Macerata, Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, Sezione di Beni Culturali, piazzale Bertelli 1, 62100 Macerata, Italia.

Adotta specifiche politiche per la gestione e protezione dei dati.