Terremoto e ricostruzione strategica: il complesso di Villa la Quiete e la Casa del Giardiniere a Treia / Earthquake and strategic reconstruction: the complex of Villa la Quiete and the Gardener's House in Treia (Mc)

Mauro Saracco

Abstract


Il complesso di Villa la Quiete viene realizzato a Treia dal gonfaloniere Luigi Angelini che, nel 1815, commissiona all’architetto Giuseppe Valadier il progetto di un “Casino di campagna”. L’edificio principale viene realizzato attorno al 1820, all’interno di un grande parco di circa 4 ettari, ricco di vegetazione secolare successivamente arricchito con costruzioni accessorie (tempietti, rotonde, terrazzamenti e sottopassi). Il fabbricato adibito a Casa del Giardiniere costituisce, assieme a quattro propilei, l’ingresso monumentale a questo grande ed articolato sistema. Il terremoto che ha colpito l’Italia centrale nel 2016 ha fortemente danneggiato le strutture edificate ed il comune di Treia, che ne detiene la proprietà, ha intrapreso un percorso progettuale per il restauro, il riuso ed il miglioramento antisismico degli edifici presenti, al fine di restituire alla fruizione pubblica questo importante complesso monumentale. Il progetto per il restauro della “casa del giardiniere” è il primo tassello di questo più ampio programma.

 

The “Villa La Quiete” complex was built in Treia by the gonfalonier Luigi Angelini who, in 1815, entrusts the project of a “Country Casino” to the architect Giuseppe Valadier. The main building was built around 1820, inside a large park of about 4 hectares, rich in ancient vegetation; later the accessory constructions were built (small temples, pedestrian routes, terracing and underpasses). The building named the Gardener’s House, together with the four propylaea, constitutes the monumental entrance to this large and complex system. The earthquake that struck central Italy, in 2016, severely damaged the built structures and the municipality of Treia, which owns the property, has started a project for the restoration, reuse and anti-seismic improvement of the buildings, to return this important monumental complex to public use. The project for the restoration of the “Gardener’s House” is the first step of this broader program.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/2138

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