La maiolica castellana “a coroncina” come testimonianza di cultura materiale nella ricostruzione di contesti postmedievali marchigiani: il caso del sito nella proprietà dei Carmelitani Scalzi sul Monte Conero (Ancona, frazione Massignano) /A maiolica plate from Castelli with a “a coroncina” decoration: a product of material culture to reconstruct commercial relationships in the Adriatic sea and post-medieval contexts: the case of the rural building belonging to the Discalced Carmelites discovered in an area of Mount Conero (Massignano, near Ancona)

Gaia Pignocchi

Abstract


In una zona del Monte Conero prossima alla frazione Massignano di Ancona, a seguito di un ritrovamento occasionale di frammenti di ceramica postmedievale, è stato possibile accertare il probabile nesso con un edificio rurale appartenuto ai Carmelitani Scalzi, del quale non rimane traccia visibile, ad eccezione di frammenti di laterizi e pietre e di una cisterna con volta a botte. Dai documenti di archivio si apprende che quell’area, nella Contrada il Condotto, è stata di proprietà del Venerabile Convento dei Padri Carmelitani Scalzi almeno fino al 1798, quando i loro beni, a partire dal convento e dalla chiesa dedicata a San Pellegrino e Santa Teresa ad Ancona, furono espropriati e ceduti in seguito alle prime soppressioni napoleoniche, cronologia che trova conferma anche dall’analisi della ceramica rinvenuta nel sito, assegnabile al XVIII secolo. La presenza di maiolica con decoro “a coroncina” di stile tardo compendiario ha fornito anche l’occasione per inserire un elenco preliminare dei ritrovamenti in area marchigiana di piatti con simile decoro. 

A rural building belonging to the Discalced Carmelites was discovered in an area of Mount Conero, near Ancona, after the chance find of postmedieval pottery. The only traces left of the building are fragments of bricks and stones and a barrel-vaulted cistern. According to the first land register available, this area, in the Contrada il Condotto, was owned by the Venerabile Convento dei Padri Carmelitani Scalzi. They owned the property at least until 1798, when their possessions, including the convent and church dedicated to San Pellegrino and Santa Teresa in Ancona, were expropriated and transferred following the first Napoleonic suppressions. This dating is confirmed by the analysis of the pottery found in the site, dated to the 18th century. The find of majolica from Castelli with a “a coroncina” decoration in the late compendium style provided the opportunity to include a preliminary list of plates with similar decoration from the Marche region.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/2286

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