Anatomia dell’incertezza/Anatomy of uncertainty

Luca Dal Pozzolo

Abstract


Il COVID-19 si è abbattuto su di un comparto culturale già caratterizzato fortemente da frammentazione e debolezze interne e da una situazione di fragilità economica che vedeva compresenti pericolosi fenomeni di over tourism su di un numero limitato di beni e città d’arte e una situazione estesa di carenza di risorse e spesso anche di pubblico in molta parte del patrimonio diffuso.  Il severo contingentamento della dimensione del pubblico per motivi di distanziamento e prevenzione, intacca profondamente il business model attuale delle istituzioni culturali e impedisce di pensare a politiche d’incremento di pubblico come possibili soluzioni del problema. È necessario rivoluzionare il rapporto con i propri territori di riferimento e con l’utenza remota tramite altri modi di produzione e diffusione dei prodotti culturali anche attraverso le tecnologie di comunicazione, se si intende perseguire una politica non elitaria e per piccoli gruppi come quella oggi possibile stante i limiti di accoglienza che la prevenzione sanitaria impone.

 

The COVID-19 pandemic impacted as a storm on a section deeply affected by fragmentation and internal weaknesses, with dangerous phenomena of over tourism for few destinations or historical cities and a lack of audience and economical resources in large part of the territories.

The severe nowadays restriction about carrying capacity inside museum, monuments and cultural venues due to sanitary conditions and virus prevention, prevents any solutions based on the growing of physical audiences. It is necessary a completely change about museums and heritage management business model, implying a new pact with their territories and a new way of diffusion of cultural product, also for distant audiences using ICT, if the goal is still to avoid an elitist policy of audience, only obeying to the compulsory sanitary constraints.  


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/2577

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