Conservazione programmata: la visione, le politiche, le pratiche / Planned Conservation: vision, policies, practices

Stefano Della Torre

Abstract


Il testo richiama alcuni aspetti salienti del contributo dato da Massimo Montella all’applicazione operativa della “conservazione programmata”, intesa sia come una grande visione e come una strategia concretamente operativa. Montella ebbe modo di lavorare nei ruoli della Regione Umbria negli anni Settanta, quando le regioni italiane, appena costituite, stavano inventando il loro ruolo nelle politiche territoriali e culturali e, inoltre, quando l’Umbria assunse il ruolo dell’ala marciante delle azioni integrate nel campo del patrimonio, secondo la visione di Giovanni Urbani e Bruno Toscano. Emerge la coerenza etica tra l’azione di Montella come funzionario pubblico e le riflessioni teoriche che si ritracciano nei suoi scritti, che comprendono alcune chiare e avanzate indicazioni per una prevenzione condotta a scala territoriale. D’altra parte, lo scritto sottolinea che gli sviluppi del lavoro di Montella descrivono un sistema completo, dall’idea di fondo di un riconoscimento dei valori secondo un approccio antropologico a un modello di governance integrata: un sistema che spiega molti dei difficoltosi, ma innegabili progressi dell’idea di conservazione programmata in Italia negli ultimi vent’anni.

 

The paper deals with some outstanding features of the contribution given by Massimo Montella to the implementation of “planned conservation”, meant both as a great vision and as a concrete operating strategy. Montella had the opportunity to work in the offices of Umbria Region in the Seventies, when just founded Italian Regions were building from scratch their role in territorial and cultural policies and, furthermore, when Umbria took the role of the marching wing of integrated actions in the field of cultural heritage, according to the views of Giovanni Urbani and Bruno Toscano. The ethical consistency emerges between his action as a civil servant and the theoretical reflections to be found in his writings, which encompass some extremely clear and advanced directions for a prevention carried out at territorial level. On the other hand, the paper underscores that the developments of Montella’s work describe a complete system, from the seminal idea of the recognition of values according to an anthropological approach to an integrated governance model, which explains many features of the difficult, but undeniable progress of the idea of planned conservation in Italy in the last twenty years.   


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/2941

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