Le lettere di Eva Tea ad Adolfo Venturi/Eva Tea's letters to Adolfo Venturi

Myriam Pilutti Namer

Abstract


Abstract

L'articolo illustra sinteticamente la carriera dell'archeologa e storica dell'arte Eva Tea (Biella 1886 - Verona 1971). In particolare il saggio si concentra sulle lettere ad Adolfo Venturi: se ne conservano dieci presso l'Archivio Venturi della Scuola Normale Superiore di Pisa. Scritte tra il 1919 e il 1939 (molto probabilmente, spaziano tra temi di lavoro e ricerca sui quali si confrontava con Venturi e note più intime e personali dove l’allieva chiede al maestro consigli e suggerimenti. In appendice si offre la trascrizione integrale delle lettere.

The article concisely illustrates the career of the archaeologist and art historian Eva Tea (Biella 1886 - Verona 1971). In particular, the essay is focused on the letters she wrote to Adolfo Venturi, ten of which are preserved in the Venturi Archive of the Scuola Normale Superiore di Pisa. Written between 1919 and 1939 (most probably), the letters span topics of work and research she was discussing with Venturi and more intimate and personal notes where the pupil asks her maestro for his advice and suggestions. A full transcript of the letters is offered in appendix.

 

 


Full Text

PDF

Riferimenti bibliografici


Agosti G. (1990-1995), Archivio di Adolfo Venturi. Pisa: Scuola Normale Superiore, 4 volumi.

Agosti G. (1996), La nascita della storia dell’arte in Italia: Adolfo Venturi dal museo all’università 1880 -1940. Venezia: Marsilio.

Guidobaldi F., Paribeni A., a cura di (2020), Giacomo Boni: documenti e scritti inediti. Catalogo ragionato dell'Archivio Boni-Tea (ILASL, Istituto lombardo Accademia di scienze e lettere, Milano), Tivoli: Scripta manent.

Lorizzo L. (2014), Un’allieva di “buon metodo e finezza d’osservazione”. Eva Tea in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna (1913), in Vedere e rivedere e potendo godere. Allievi di Adolfo Venturi in viaggio tra l’Italia e l’Europa (1900-1925), a cura di L. Lorizzo, A. Amendola, Roma: Campisano, pp. 97-104.

Mignini M. (2009), Diventare storiche dell’arte. Una storia di formazione e professionalizzazione in Italia e in Francia (1900-40), Roma: Carocci.

Pilutti Namer M. (2018), Il fondo “Eva Tea” al Museo di Castelvecchio a Verona: linee interpretative per una ricostruzione preliminare, “Verona illustrata”, n. 31, 2018, pp. 147-159.

Pilutti Namer M. (2019), Giacomo Boni. Storia memoria archeonomia, Roma: L’Erma di Bretschneider.

Pilutti Namer M. (2021), Eva Tea, e Giacomo Boni, in Giacomo Boni. L’alba della modernità, catalogo della mostra (Roma, Parco Archeologico del Colosseo, 14 dicembre 2021 – 30 aprile 2022) a cura di A. Russo, R. Altieri, A. Paribeni, Milano: Electa, pp. 122-125.

Tea E. (1913), Saggio sulla storia religiosa di Candia, Venezia: Officine Grafiche C. Ferrari.

Tea E. (1920a), Il cromatismo di Paolo Veronese, 23, pp. 59-75.

Tea E. (1920b), Il ritratto di Pace Guarienti attribuito a Paolo Veronese, «L’Arte», 23, pp. 195-199.

Tea E. (1921), Paolo Veronese, Firenze: Alinari (Piccola collezione d’arte, 24).

Tea E. (1922), Ravenna, Firenze: Alinari (Città e luoghi d’Italia, 8).

Tea E. (1927), Witelo, prospettico del sec. XIII, «L’Arte», 30, pp. 3-30.

Tea E. (1937), La Basilica di Santa Maria Antiqua, Milano: Vita e Pensiero, 1937 (Pubblicazioni della Università Cattolica del Sacro Cuore, 5. Ser., Scienze storiche, 14).

Tea E. (1941), L’Accademia di Belle Arti a Brera-Milano, Firenze: Le Monnier.

Tea E. (1942), Paolo Veronese, Milano: Libreria Scientifico Universitaria (I quaderni dell’artista, 8).

Tea E. (1953), Arte in Germania, «L’Arte», 53, pp. 95-103.

Tea E. (1954), Veronese, Brescia: La Scuola.

Tea E. (1957), Medioevo, Torino: Unione Tipografica Torinese (Storia Universale dell’Arte, 3.2).

Tea E. (1967), Paolo Veronese, Brescia: La Scuola Editrice.




DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/3043

Copyright (c) 2022 IL CAPITALE CULTURALE. Studies on the Value of Cultural Heritage


Licenza Creative Commons edita dall'eum e gestita dall'Università di Macerata, Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, Sezione di Beni Culturali, piazzale Bertelli 1, 62100 Macerata, Italia.

Adotta specifiche politiche per la gestione e protezione dei dati.