Visione internazionale, lessico interdisciplinare. Gli anni 'ragghiantiani' di Lara Vinca Masini tra «Criterio» e «seleArte»/International vision, interdisciplinary lexicon. Lara Vinca Masini's 'ragghiantian' years between «Criterio» and «seleArte»

Livia de Pinto

Abstract


A partire dagli anni '60, l'attività critica e curatoriale di Lara Vinca Masini si è contraddistinta per una particolare attenzione ai linguaggi dell’architettura, del design e delle arti applicate, insieme a un fervido sostegno ai nuovi lessici multimediali e interdisciplinari dell’arte. Alcune pubblicazioni hanno approfondito il suo lavoro in relazione all’Arte Cinetica e Programmata, all’Architettura radicale, ai linguaggi dell’avanguardia e le loro possibili interconnessioni. Tuttavia, gli anni di formazione trascorsi in buona parte tra le riviste «Criterio» e «seleArte» sembrano oggi meritare rinnovata attenzione in ragione di una visione in prospettiva dell’attività militante di Masini. Attraverso il confronto di alcuni suoi scritti giovanili, il presente contributo intende indagare l’attività di Masini svolta in seno e attorno ai periodici ragghiantiani, con la volontà di evidenziare i momenti chiave e le criticità che hanno concorso alla sua formazione professionale.

Since the 60s, the critical and curatorial activity of Lara Vinca Masini has been characterized by a particular attention to the languages of architecture, design and applied arts, together with a fervent support to the new multimedia and interdisciplinary language of art. Some publications have discussed her work in relation to Arte Cinetica e Programmata, the Architettura radicale, the languages of the avant-garde and their possible interconnections. However, the years of formation spent largely between the magazines «Criterio» and «seleArte» seem to merit renewed attention today because of a vision in perspective of Masini's militant activity. Through the comparison of some of her early writings, this paper intends to investigate the activity of Masini carried out in and around the magazines of Carlo Ludovico Ragghianti, with the desire to highlight key moments and criticalities that have contributed to her professional formation.


Full Text

PDF

Riferimenti bibliografici


Riferimenti bibliografici / References

Acocella A. (2018a), Una vita per l’arte. Intervista a Lara-Vinca Masini, «Museo», n. 13, s.p.

Acocella A. (2018b), Per una visione sperimentale dell’arte. L’attività di Lara-Vinca Masini negli anni sessanta, «Studiolo», n. 15, pp. 69-81.

Acocella A., Stepken A., a cura di (2020), Lara Vinca Masini. Scritti scelti 1961-2019. Arte Architettura Design Arti Applicate, Prato: Gli Ori.

Apollonio U., Argan G. C., Bucarelli P., Calvesi M., Celant G., De Marchis G., Dorfles G., Finch C., Kultermann U., Marchiori G., Masini L. V. (1967), Lo spazio dell’immagine, catalogo della mostra (Foligno, Palazzo Trinci, 2 luglio – 1 ottobre 1967), Venezia: Alfieri.

Argan G. C. (1964), Aleatorio e programmatico, «Terzo Programma», n. 1, pp. 255-257.

Becherucci A. (2021), Le delusioni della speranza. Carlo Ludovico Ragghianti militante di un’Italia nuova, Milano: Biblion edizioni.

Boragina F. (2017), Il convegno di Verucchio del 1963 e il dibattito critico nel mondo dell’arte contemporanea, in Arte italiana 1960-1964. Identità culturale, confronti internazionali, modelli americani, Atti della giornata di studi (Milano, 25 ottobre 2013), a cura di F. Fergonzi, F. Tedeschi, Milano: Scalpendi editore, pp. 151-163.

Bottinelli S. (2007), Un premio dimenticato. La Collezione del “fiorino” alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti (1950-1978), Firenze: Edifir Edizioni.

Bottinelli S. (2010), «seleArte» (1952-1966): una finestra sul mondo Ragghianti, Olivetti e la divulgazione dell’arte internazionale all’indomani del fascismo, Lucca: Fondazione Ragghianti studi sull’arte Pacini Fazzi.

Borgioli C. (2010), Ragghianti e il pregiudizio sulle arti applicate: spunti per una riflessione, «Predella», n. 28 (Studi su Carlo Ludovico Ragghianti), pp. 299-3011,

, 25.07.2022.

Calò C. S. (2013), Giulio Carlo Argan e la critica d’arte degli anni Sessanta tra rivoluzione e contestazione, in Grisolia F., a cura di, Materiali per la storia della cultura artistica e moderna, «Horti Hesperidum», Roma: UniversItalia (Materiali per la storia della cultura artistica antica e moderna, 2), pp. 199-227.

Cortesini S. (2020), Lo storicismo estetico di Ragghianti e altri miti critici nel 1967, in Carlo Ludovico Ragghianti e l’arte in Italia tra le due guerre. Nuove ricerche intorno e a partire dalla mostra del 1967 Arte moderna in Italia 1915-1935, Atti del convegno (Lucca, Pisa, 14-15 dicembre 2017), a cura di P. Bolpagni, M. Patti, Lucca: Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’Arte, pp. 55-65.

Degl'Innocenti M. (2016), Giovanni Pieraccini la politica e l'arte, Manduria: Piero Lacaita Editore.

Dezzi Bardeschi M., Masini L. V. (1965), Prima triennale itinerante d’architettura italiana contemporanea, catalogo della mostra (Anghiari, Biella, Bolzano, Caserta, Cortona, Lecce, Livorno, Pescara, Pietrasanta, Pistoia, Riccione, Salerno, Volterra, Firenze, 1965), Firenze: Centro Proposte.

Ducci A. (2016), “Vecchia Tendenza”. Ragghianti e L’Arte Cinetica, «Luk. Nuova serie», n. 22, pp. 21-26.

Lang P. (2020), Contaminations: Art, Architecture, and the Critical Vision of Lara-Vinca Masini, in S. Loosen, R. Heynickx, H. Heynen, a cura di, The Figure of Knowledge: Conditioning Architectural Theory, 1960s - 1990s, Leuven: Leuven University Press, pp. 81-100.

Lombardi L. (2015), Lara-Vinca Masini e la critica d’arte a Firenze, una “città dura”, in M. Pozzati, a cura di, Artiste della critica, Mantova: Corraini Edizioni, pp. 63-77.

Masini L. V. (1958), Gran Premio Bergamo, «seleArte», VII, n. 38, pp. 11-16.

Masini L. V. (1959), Gran Premio Bergamo, «seleArte», VIII, n. 43, pp. 35-40.

Masini L. V. (1962), Stile nuovo per una nuova società, «Avanti!», 21 marzo, p. 3.

Masini L. V. (1963a), L’Opera di Le Corbusier a Firenze, «La Biennale di Venezia», n. 49, pp. 54-55.

Masini L. V. (1963b), ‘Forme’ di destinazione pratica, «La Biennale di Venezia», n. 50-51, pp. 82-83.

Masini L. V. (1963c), Entusiasmo a Firenze intorno a Le Corbusier, «Avanti!», 7 febbraio, p. 5.

Masini L. V. (1964), Un creatore di forme: Tapio Wirkkala, «La Biennale di Venezia» n. 52-53, pp. 70-71.

Masini L. V. (1965a), Proposta per un nuovo linguaggio critico, in XIV Convegno internazionale artisti critici e studiosi d'arte «Arte e Comunicazione», Atti del convegno (Rimini, Verucchio, San Marino 18 – 20 settembre 1965), s.c, Bologna: s.e.

Masini L. V. (1965b), Arte Programmata, «Domus», n. 422, pp. 40-46.

Meneguzzo M., Morteo E., Saibene A. (2012), Programmare l’arte. Olivetti e le neoavanguardie cinetiche, Milano: Johan & Levi.

Mussa I. (1976), Il Gruppo Enne. La situazione dei gruppi in Europa negli anni '60, Roma: Bulzoni, pp. 353-354.

Previti M. (2021), Opere moltiplicate, opera aperta. Serialità e anonimato nelle ricerche cinevisuali degli anni Sessanta, «Venezia Arti», vol. 30, n. 3, pp. 97-113,

, 25.07.2022.

Ragghianti C. L. (1952), Ragioni della rivista, «seleArte», I, n. 1, p. 2.

Ragghianti C. L. (1952), Arti decorative in Finlandia, «seleArte», I, n. 2, pp. 58-64.

Ragghianti C. L. (1958), Antiche stoffe di seta, «seleArte», VI, n. 34, pp. 43-55.

Ragghianti C. L. (1960), Arte italiana al 1960. Avviamento critico, «seleArte» arte italiana d'oggi, VIII, n. 48, pp. 88-100.

Ragghianti C. L. (1964), Ieri oggi domani, «Critica d’Arte», XI, n. 61, pp. 3-11.

Ragghianti C. L. (1980), L’arte e la critica, Firenze: Vallecchi.

Rizzo F. (1957), La storia dell’Avanti!, «Criterio», I, n. 4.

Soavi G., Munari B., Eco U. (1962), Arte Programmata, catalogo della mostra (Milano, Negozio Olivetti, 15 – 30 maggio 1962), Milano: Officina d’arte grafica Lucini.




DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/3049

Copyright (c) 2022 IL CAPITALE CULTURALE. Studies on the Value of Cultural Heritage


Licenza Creative Commons edita dall'eum e gestita dall'Università di Macerata, Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, Sezione di Beni Culturali, piazzale Bertelli 1, 62100 Macerata, Italia.

Adotta specifiche politiche per la gestione e protezione dei dati.