«Se si perde la presa sul presente, anche il passato si restringe». Anna Maria Brizio e Corrente, viaggio in tre tappe/"If you lose your grip on the present, the past also shrinks." Anna Maria Brizio and Current, a journey in three stages
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DOI:
https://doi.org/10.13138/2039-2362/3080Abstract
Il presente contributo ha l’obiettivo di analizzare il rapporto tra Anna Maria Brizio e Corrente: le relazioni con il movimento e la rivista, sorti in concomitanza con la pubblicazione, a Torino, della prima edizione di uno dei testi più importanti della Brizio, Ottocento Novecento (1939); poi con gli artisti di Corrente, considerati in un’ottica già storicizzata nella terza edizione del libro (1962); infine con la Fondazione Corrente, una realtà con la quale la Brizio si era intensamente coinvolta negli ultimissimi anni della propria attività milanese. La ricerca ha preso l’avvio dai materiali conservati presso il Fondo Brizio documentario di Milano e presso l’archivio della Fondazione Corrente, che di recente ha messo a disposizione materiali audio legati alla figura della Brizio. L’approfondimento del tema ha portato alla luce nessi significativi, come il comune confronto dialettico con Croce, sullo scorcio degli anni Trenta; l’individuazione, da parte della Brizio, di alcuni artisti usciti dalle fila di Corrente – Birolli e Morlotti su tutti – come figure esemplari di una nuova via per l’arte contemporanea; e infine il permanere di un impeto di “presa diretta” sul presente anche nel contesto dell’attività della Fondazione, non indenne dal rischio di una deriva rievocativa di un passato ormai lontano.
This essay aims to analyze the relationship between Anna Maria Brizio and Corrente: the links with the movement and the periodical, which were born at the same time with the publication, in Turin, of the first edition of one of Brizio's most important books, Ottocento Novecento (1939); then with the artists of Corrente, considered with a historicized look in the third edition of the book (1962); finally with the Corrente Foundation: Brizio had intensively involved herself with this institution in the very last years of her Milanese activity. The research started from the materials preserved in the Brizio Archive in Milan and in the Archive of the Corrente Foundation, which has recently published audio materials linked to Brizio. The in-depth analysis of the subject has brought to light relevant connections, such as the similar dialectical discussion with Croce, at the end of the Thirties; Brizio's identification of some artists that had been part of Corrente – Birolli and Morlotti above all – as examples of a new way for contemporary art; and at last the permanence of the enthusiasm for a direct drive on the present, also in the context of the Foundation activities, not immune to the risk of a reminiscent deviation toward a long gone past.
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