Storia (storie?) dell’arte (delle arti?) e valorizzazione / Art (arts?) history (histories?) and enhancement

Pietro Petraroia

Abstract


La nozione di valorizzazione sembra oggi generare profondo sospetto in chi riconosce le proprie radici ideali nella percezione di un valore delle opere d’arte indipendente da fenomeni extra-artistici che possano determinarne la comprensione e la fruizione. In Italia, in particolare, ha pesato fortemente l’inevitabile confronto con l’idealismo: le radici della storia dell’arte italiana sono in Adolfo Venturi e Pietro Toesca. Ma la nozione di valorizzazione ha un fondamento costituzionale e figura nel Codice dei Beni culturali e del Paesaggio: quale può essere allora l’apporto della storia dell’arte allo sviluppo delle funzioni e delle attività di valorizzazione? Da molti storici dell’arte la valorizzazione è stata concepita come una sorta di male minore, in grado di promuovere il patrimonio, i cui valori di qualità resterebbero però appannaggio di pochi. Nelle politiche culturali di oggi, invece, ci sono due dimensioni ineliminabili: il riconoscimento di valori culturali sovra-soggettivi e l’impegno a rendere largamente disponibile l’esperienza culturale come aspetto del welfare.

 

The notion of enhancement seems presently to breed a deep suspect in those who find their ideal roots in the perception of the art value as independent of all the extra-artistic phenomena available for its understanding and use. In Italy, in particular, the Idealism strongly influenced: Italian art history origins are represented by Adolfo Venturi and Pietro Toesca. Anyway the notion of enhancement has a constitutional rationale and is included in the Cultural Heritage and Environment Law: what may be in this framework the contribution of art history to the development of enhancement functions and activities? Many art historians conceived the enhancement as a sort of lesser evil, useful just to promote cultural heritage while its quality remains perceivable by few experts. Today cultural policies are made instead of two necessary aspects: the acceptance of super-subjective cultural values and the commitment to make cultural experience fully available as an element of welfare.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/35

Copyright (c) 2015 IL CAPITALE CULTURALE. Studies on the Value of Cultural Heritage


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