Mito, magia e iconografia. I sortilegi di Medea nelle stampe di Giovanni Antonio Rusconi per le Trasformationi di Lodovico Dolce / Myth, magic and iconography. Medea’s sorceries in the woodcuts by Giovanni Antonio Rusconi for Lodovico Dolce’s “Trasformationi”

Giuseppe Capriotti

Abstract


Anche se dopo la famosa tragedia di Euripide fonti letterarie e iconografiche rappresentano Medea principalmente come madre infanticida, la Medea delle Metamorfosi di Ovidio è soprattutto una potente maga: una sapiente conoscitrice di erbe, con cui sa preparare efficaci pozioni magiche, e un’abile manipolatrice diricette prodigiose, che si attivano grazie all’aiuto di divinità infere, invocate con formule vocali nei suoi riti notturni. Allo stesso modo, nelle xilografie che decorano le edizioni rinascimentali delle Metamorfosi, in particolare in quelle di Giovanni Antonio Rusconi per le Trasformationi di Lodovico Dolce, Medea è raffigurata soprattutto come una avvenente maga, che compie i suoi sortilegi per amore o per vendetta. Specialmente nella stampa con Il ringiovanimento di Esone, Rusconi mescola i connotati della maga rinascimentale e quelli della strega nordica: Medea è ancora un’attraente e giovane donna, ma compie oramai operazioni magiche al limite della fattucchieria.

 

Even though after the famous tragedy of Euripides literary and iconographic sources represent Medea mainly as infanticide mother, the Medea of the Ovid’s Metamorphoses is above all a powerful sorceress: a wise expert of grasses, by which she prepares effective magic potions, and a skilled manipulator of prodigious recipes, that she activates thanks to the help of hellish divinities, invoked with vocal formulas in her nighttime rites. In the same way, in the woodcuts that decorate the Renaissance editions of the Metamorphoses, particularly in those of Giovanni Antonio Rusconi for the Lodovico Dolce’s Trasformationi, Medea is represented above all as a good-looking sorceress, that executes her sorceries for love or for revenge. Especially in the woodcut with The rejuvenation of Esone, Rusconi combines the characteristics of the Renaissance sorceress with those of the Northern witch: Medea is still an attractive and young woman, but she carry out, by now, magic operations comparable to the witchcraft.


Full Text

PDF

Riferimenti bibliografici


Agostini N. degli (1547), Di Ouidio le Metamorphosi, cioe trasmutationi, tradotte dal latino diligentemente in volgar verso, con le sue allegorie, significationi, & dichiarationi delle fauole in prosa, Venezia: Torresano.

Anguillara G.A. dell’ (1561), Le Metamorfosi d’Ovidio, Venezia: Griffio.

Baldini Moscadi L. (2005), Magica musa. La magia dei poeti latini: fi gure e funzioni, Bologna: Pàtron.

Bardon F. e H. (1969), Médée rejeunissant Eson. Propositions et perspectives, in Hommages à Marcel Renard, a cura di J. Bibauw, Bruxelles: Latomus, pp. 83-93.

Bedon A. (1983), Il “Vitruvio” di Giovan Antonio Rusconi, «Ricerche di storia dell’arte», 19, pp. 84-90.

Bedon A. (2004), Le “Della Architettura” de Giovan Antonio Rusconi, à Venise en 1590, in Sebastiano Serlio a Lyon: architecture at imprimerie, I, Le traité d’architecture de Sebastiano Serlio: une grande entreprise éditoriale au XVIe siècle, Lyon: Memoire Active, pp. 402-405.

Bongi S. (2006), Annali di Gabriel Giolito de’ Ferrari da Trino di Monferrato, stampatore in Venezia, Mansfi eld: Martino Publishing (Ripr. facs. dell’ed. Roma: presso i principali librai, 1890-1895).

Bonsignori G. (2001), Ovidio Metamorphoseos vulgare, edizione critica a cura di E. Ardissino, Bologna: Commissione per i testi di lingua.

Borsetto L. (1990), Il furto di Prometeo. Imitazione, scrittura e riscrittura nel Rinascimento, Alessandria: Edizioni dell’Orso.

Bucchi G. (2011), «Meraviglioso diletto». La traduzione poetica del Cinquecento e le Metamorfosi d’Ovidio di Giovanni Andrea dell’Anguillara, Pisa: ETS.

Campoli A. (2004), Le “stregonerie” di Salvator Rosa, in L’incantesimo di Circe. Temi di magia nella pittura da Dosso Dossi a Salvator Rosa, a cura di S. Macioce, Roma: Logart.

Cecchin S. (1997), Medea in Ovidio tra elegia e epos, in Atti delle Giornate di studio su Medea (Torino, 23 24 ottobre 1995), a cura di R. Uglione, Torino: CELID, pp. 69-89.

Cellauro L. (2003), La biblioteca di un architetto del Rinascimento: la raccolta di libri di Giovanni Antonio Rusconi, «Arte veneta», 58, pp. 224-237.

Cellauro L. (2005), La famiglia dell’architetto Giovanni Antonio Rusconi: un ambiente di stampatori nella Venezia del Cinquecento, «Venezia Cinquecento», 28, pp. 223-237.

Chirassi Colombo I. (2001), La Grecia, l’Oriente e Pasolini. Riflessioni su Medea, in La questione delle influenze vicino-orientali sulla religione greca. Stato degli studi e prospettive di ricerca, Atti del colloquio internazionale, (Roma, 20-22 maggio 1999), a cura di S. Ribichini, M. Rocchi, P. Xella, Roma: CNR, pp. 341-361.

Cieri Via C. (2004), Un’idea per le Metamorfosi di Ovidio, in Lo sguardo di Giano. Aby Warburg fra tempo e memoria, a cura di C. Cieri Via, P.Montani, Torino: Aragno, pp. 305-343.

Cieri Via C. (2011), Introduzione a Aby Warburg, Roma-Bari: GLF editori Laterza.

Clauss J.J., Johnston S.J., a cura di (1997), Medea. Essays on Medea in myth, literature, philosophy, and art, Princeton: Princeton University Press.

Dolce L. (1553), Le Trasformationi, Venezia: Giolito.

Dolce L. (2005), Medea, Torino: RES.

Donati L. (1959), Edizioni quattrocentesche non pervenuteci delle“Metamorfosi”, in Atti del Convegno internazionale ovidiano, I, Roma:Istituto di Studi Romani, pp. 111-124.

Elice M. (2003-2004), Il mirabile nel mito di Medea: i draghi alati nelle fonti letterarie e iconografi che, «Incontri triestini di fi lologia classica», 3, pp. 119-160.

Fox C. (2007), Authorising the Metamorphic Witch: Ovid in Reginard Scot’sDiscoverie of Witchcraft, in Metamorphosis. The changing face of Ovid in medieval and early modern Europe, a cura di A. Keith, S. Rupp, Toronto: Centre for Reformation and Renaissance Studies, pp. 165-178.

Frécaut J.-M. (1989), Une double antithèse oxymorique, clef d’un épisode des Métamorphoses d’Ovide: le meurtre de Pelias par Médée (VII, 297-349), «Revue de philologie, de littérature et d’histoire anciennes», 63, pp. 67-74.

Gasperoni L. (2009), Gli annali di Giorgio Rusconi (1500-1522), Manziana: Vecchiarelli.

Gentili B., Perusino F., a cura di (2000), Medea nella letteratura e nell’arte, Venezia: Marsilio.

Ghisalberti F. (1933), Giovanni del Virgilio espositore delle Metamorfosi, «Il Giornale dantesco», XXXIV, pp. 1-110.

Glénisson-Delannée F. (1999), Illustration, traduction et glose dans le Trasformationi de Ludovico Dolce (1553): un palimpseste des Métamorphoses, in Le livre illustré italien au XVIe siècle: texte-image, Actes du Colloque organisé par le Centre de recherche Culture et Société en Italie aux XVe, XVIe, XVIIe siècles de l’Université de la Sorbonne Nouvelle, 1994, a cura di M. Plaisance, Paris: Klincksieck, pp. 119-150.

Guthmüller B. (1983), Nota su Giovanni Antonio Rusconi illustratore delle Trasformationi del Dolce, in Miscellanea di studi in onore di Vittore Branca, III/2, Umanesimo e Rinascimento a Firenze e Venezia, Firenze: Olschki, pp. 771-779.

Guthmüller B. (1986), Studien zur antiken Mythologie in der italienischen Renaissance, Weinheim: VCH.

Guthmüller B. (1997), Mito, poesia, arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Roma: Bulzoni.

Guthmüller B. (2008), Ovidio Metamorphoseos vulgare. Forme e funzioni della trasposizione in volgare della poesia classica nel Rinascimento italiano (1981), Fiesole: Cadmo.

Guthmüller B. (2009), Mito e metamorfosi nella letteratura italiana. Da Dante al Rinascimento, Roma: Carocci.

Hajnóczi G. (1988), Un traité vitruvien: le Della Architettura de Giovan Antonio Rusconi, in Les Traités d’architecture de la Renaissance, Actes du colloque tenu à Tours du 1er au 11 juillet 1981, a cura di J. Guillaume, Paris: Picard, pp. 75-81.

Henkel M.D. (1926-27), Illustrierte Ausgaben von Ovids Metamorphosen im XV., XVI. und XVII. Jahrhundert, «Vorträge der Bibliothek Warburg», VI, pp. 58-144.

Huber-Rebenich G. (1998), Die Metamorphosen-Paraphrase des Giovanni del Virgilio, in Gli umanesimi medievali, Atti del II congresso dell’Internationales

Mittellateinerkomitee (Firenze, Certosa del Galluzzo, 11-15 settembre 1993), a cura di C. Leonardi, Firenze: SISMEL, pp. 215-229.

Hubert-Rebenich G. (1992), L’iconografi a della mitologia antica tra Quattro e Cinquecento. Edizioni illustrate delle Metamorfosi di Ovidio, «Studi umanistici piceni», XII, pp. 123-133.

Isler-Kerényi C. (2000), Immagini di Medea, in Medea nella letteratura e nell’arte, a cura di B. Gentili, F. Perusino, Venezia: Marsilio, pp. 117-138.

Javitch D. (1981), The infl uence of the Orlando Furioso on Ovid’s Metamorphoses in Italian, «The Journal of Medieval and Renaissance Studies», 11, pp. 1-21.

López A., Pociña A., a cura di (2002), Medeas. Versiones de un mito desde Grecia hasta hoy, 2 voll., Granada: Universidad de Granada.

Marchesi C. (1909), Le allegorie ovidiane di Giovanni del Virgilio, «Studi romanzi», VI, pp. 86-135.

Masselli M.G. (2009), Il vecchio e il serpente. Ovidio, Medea e il ringiovanimento di Esone, Bari: Edipuglia.

Moreau A. (1994), Le mythe de Jason et Médée. Le va-nu-pied et la sorcière, Paris: Les Belles Lettres.

Morel P. (2008), Mélissa. Magie, astres et démons dans l’art italien de la Renaissance, Paris : Hazan.

Neuschäfer A. (2004), Lodovico Dolce als dramatischer Autor im Venedig des XVI. Jahrhunderts, Frankfurt am Main: Klostermann.

Newlands C.E. (1997), The Methamorfosis of Ovid’s Medea, in Clauss, Johnston 1997, pp. 178-208. Nissim L., Preda A., a cura di (2006), Magia, gelosia, vendetta. Il mito di Medea nelle lettere francesi (Gargnano del Garda, 8-11 giugno 2005), Milano: Cisalpino.

Nuovo A., Coppens C. (2005), I Giolito e la stampa nell’Italia del XVI secolo, Genève: Librairie Droz.

Regio R. (2008), In Ovidii Metamorphosin enarrationes, a cura di M. Benedetti, Firenze: SISMEL.

Romei G. (1991), s.v. Dolce, Ludovico, in Dizionario Biografi co degli Italiani, vol. XL, Roma: Istituto dell’Enciclopedia Italiana, pp. 399-405.

Rosner-Siegel J.A. (1981), Amor, Metamorphosis and magic: Ovid’s Medea (Met. 7.1-424), «The classical journal», 77, n. 3, pp. 231-243.

Ruscelli G. (1553), Tre discorsi a Lodovico Dolce, Venezia: Plinio Pietrasanta.

Rusconi G.A. (1996), Della architettura, introduzione di A. Bedon, Vicenza: Centro internazionale di architettura Andrea Palladio (Rist. anast. dell’ed. Venezia: Giolito, 1590).

Telve S. (2011), Ruscelli grammatico e polemista: i “Tre discorsi a Lodovico Dolce”, Manziana (Roma): Vecchiarelli.

Terpening R.H. (1997), Lodovico Dolce, Renaissance man of letters, Toronto: University of Toronto press.

Trovato P. (1991), Con ogni diligenza corretto. La stampa e le revisioni editoriali dei testi letterari italiani, 1470-1570, Bologna: Il Mulino.

Uglione R., a cura di (1997), Atti delle Giornate di studio su Medea (Torino, 23-24 ottobre 1995), Torino: CELID.

Warburg A. (2002), Mnemosyne. L’atlante delle immagini, a cura di M.Warnke; ed. it. a cura di M. Ghelardi, Torino: Aragno.

Warburg A. (2008), La rinascita del paganesimo antico e altri scritti (1917-1929), a cura di M. Ghelardi, Torino: Aragno.

Wise V. (1982), Ovid’s Medea and the magic of language, in «Ramus», 11, pp. 16-25.

Wüstefeld H. (2011), “Clavicula Salomonis” or: occult affairs in Amsterdam’s Kalverstraat? Jacob Cornelisz van Oostsanen and “Saul and the Witch of Endor” revisited, in Living memoria. Studies in medieval and early modern memorial culture in honour of Truus van Bueren, a cura di R. de Weijert, K. Ragetli, Hilversum: Verloren, pp. 347-363, 426-427.




DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/600

Copyright (c) 2015 IL CAPITALE CULTURALE. Studies on the Value of Cultural Heritage

Licenza Creative Commons edita dall'eum e gestita dall'Università di Macerata, Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, Sezione di Beni Culturali, piazzale Bertelli 1, 62100 Macerata, Italia.

Adotta specifiche politiche per la gestione e protezione dei dati.