Archeologi educatori. Attuali tendenze per un’archeologia educativa in Italia, tra heritage education e public archaeology / Archaeologists-educators. Contemporary trends for an educational archaeology in Italy, between heritage education and public archaeology

Marta Brunelli

Abstract


Negli ultimi anni si assiste in Italia a un cambiamento di prospettiva nella didattica e nella comunicazione archeologica che evidenzia come nelle recenti attività educative per i pubblici dell’archeologia siano confluiti approcci e pratiche che vedono sovrapporsi, e in parte coincidere, la nuova consapevolezza del ruolo educativo del patrimonio culturale emersa nella riflessione e nella pratica della heritage education, soprattutto a livello europeo, da una parte; dall’altra, il nuovo approccio ‘globale’ alla gestione del patrimonio archeologico proposto dalla public archaeology di stampo anglosassone. Si profila così una ‘archeologia educativa’, non delegata ad altri mediatori ma condotta e offerta in prima persona dagli stessi archeologi con obiettivi e finalità educativi, sociali e culturali: in primo luogo trasmettere conoscenze e competenze che mettano il pubblico in grado di comprendere il dato archeologico e lo stesso significato dello scavo; in secondo luogo, adottare modalità comunicative ed educative differenziate e innovative in grado di raggiungere e ampliare il proprio pubblico, rispondendo così ai nuovi bisogni sociali di inclusione e di partecipazione culturale; infine, ma non meno importante, riaffermare il valore del patrimonio archeologico come anche della stessa disciplina, come un valore condiviso e come una possibilità di crescita per i cittadini, per le singole comunità, per la società nel suo complesso.

 

In Italy, in recent years there has been a perspective-shift in archaeological education and communication, showing how current educational activities for the many publics of archaeology have incorporated practices and approaches that belong to different disciplinary ambits, although partially overlapping: the heritage education field with its theoretical-pedagogical reflection (especially at European level) as well as educational practices on the one hand; and the new ‘global’ approach to heritage, which is expressed by the public archaeology sector of Anglo-Saxon matrix. Actually a real ‘educational archaeology’ is emerging, i.e. an archaeological activity, not delegated to other mediators, but personally conducted by archaeologists with educational, social and cultural objectives and aims: first, to transmit knowledge and skills enabling visitors to understand the archaeological evidence and the meaning itself of the dig, of the archaeological sites and heritage; second, to implement innovative and diversified educational and communication strategies, able to reach wider audiences and, consequently, to meet the new demands of social inclusion and cultural participation; third, but not least, to reassert the meaning of archaeological heritage as well as of the discipline and its actors, as a shared value and a potential of growth for citizens, communities and society as a whole.


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