Ascoli 1808-1940. Luoghi della produzione e architetture per il lavoro / Ascoli between 1808 and 1940. Production areas and architectures for work

Roberto Di Girolami

Abstract


Nel quadro economico-produttivo dell’Italia tra Ottocento e Novecento, Ascoli rappresenta un caso forse di minor interesse in ambito nazionale o internazionale, ma un caso non certamente anomalo. Sul binomio arretratezza/sviluppo, come altre realtà urbane anche il capoluogo piceno inizia il suo lento processo di modernizzazione economico-produttiva, con effettivi riscontri sull’aspetto fisico della città. La conoscenza storica della struttura produttiva di Ascoli ha messo in luce il carattere più o meno innovativo delle produzioni e dei processi lavorativi, nonché una realtà fisica di natura particolare, con la presenza di una rete di unità produttive diffuse nel tessuto urbano e con un alto grado di integrazione con la città, contribuendo a delinearne la storia e la forma stessa. Riflettendo su un possibile futuro del passato urbano di Ascoli, va evidenziato che storia della città, storia dell’industria e storia dei luoghi della produzione s’intrecciano senza soluzione di continuità. 

Within the Italian production context between the 19th and 20th century, Ascoli may have been a less interesting case both on a national and international level but it certainly hasn’t been an anomalous one. As for backwardness and development, like other urban realities, Ascoli also begins a slow process of economic modernization, which has a significant impact on the town’s physical features. Studies on the evolution of Ascoli’s production network, have highlighted the somewhat innovative character of the products and working process, as well as a particular appearance characterized by several manufacturing plants rising throughout the town area, which perfectly integrate with the town itself and contribute to build its history and shape. Thinking about the possible reuse of Ascoli’s old buildings, it’s important to point out that town history and history of the industry and production areas weave together with no interruption.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2039-2362/777

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