Mediazione, dispositivi ed eterotopia. Dal situated learning al post-costruttivismo

PIER GIUSEPPE ROSSI, LORELLA GIANNANDREA, PATRIZIA MAGNOLER

Abstract


Abstract: Twenty years ago was published by Educational researcher, the paper Si­tuated Cognition and the Culture of Learning written by Brown, Collins e Duguid (1989). The paper showed how knowledge could be thought as a social, situated process.Nowadays we still share a lot of issues proposed by Brown et al., but is needed to address straightly some questions that the situated constructivist approach has posed, but not deepened.We wonder what kind of relationship should be posed between learning and teaching,between formal and non-formal learning and finally which processes are needed to ac­tivate a knowledge building path. In this direction, exploring dialogical processes seems useful, in order to promote an exchange of ideas between being in situation and refl ect on action, from immersion in a context to create a distance from the context itself.Teaching has a strategic role in this direction. It mediates between being in context and building spaces for eterotopia, where distance allows a detached vision and a pluriperspectivereflection. A post-constructivistic view is characterized by the purpose of mediation pro­cesses, between the learner autonomy and the teacher purpose, between the freedom of the learners and the authority of the teachers.

Riassunto: Venti anni fa usciva, per la rivista Educational Reasearcher, l'artico­lo Situated Cognition and the Culture of Learning di Brown, Collins e Duguid (1989). L'articolo ha evidenziato come la conoscenza sia un processo situato e sociale. Se molte delle premesse del testo sono ancora oggi valide, emerge la necessità di rispondere a domande che l'approccio situato e costruttivista hanno posto, ma non approfondito. In particolare oggi ci si chiede quale debba essere la relazione tra apprendimento e inse­gnamento e tra formale e non-formale, e quali processi debbano essere innescati perché il percorso di costruzione di conoscenza venga attivato.Per rispondere a tali interrogativi diviene utile esplorare processi che favoriscano un dialogo tra essere in situazione e riflettere sull'azione, tra essere immersi nel contesto e sapersi distanziare dallo stesso.L'insegnamento ha in questa direzione un ruolo strategico. Deve poter mediare tra l'es­sere in contesto e saper costruire spazi di eterotopia in cui la distanza permetta una vi­sione e una riflessione distaccate e pluriprospettiche. Proporre processi di mediazione tra l'autonomia di chi apprende e la proposta di chi insegna, tra la libertà di chi apprende e l'autorità di chi insegna caratterizza il post-costruttivismo.

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