Paola Puccini risponde a Francesca Gisbussi

Paola Puccini

Abstract


In questo passo si sottolinea come un genere letterario, il romanzo autobiografico, sia all’origine dell’utilizzo delle scritture autobiografiche nelle didattica delle lingue-culture. A tale proposito, la domanda che vorrei porre, e che nasce dalla dialettica tra alcuni concetti espressi nel Précis e il tema della mia ricerca, riguarda in primo luogo il rapporto tra lo spazio individuale – spazio interculturale all’interno del quale dialoghino tra loro le lingue-culture del singolo apprendente – e la creazione di una coscienza plurilingue a livello sociale, partendo dalla dimensione, basilare per quanto ridotta, del gruppo classe. Ovvero le metodologie e le strategie didattiche legate all’approccio auto-biografico possono rischiare di concentrare eccessivamente l’attenzione sul singolo, ponendo in secondo piano la formazione di una coscienza plurilingue all’interno del gruppo di apprendenti (che appare non meno necessaria, in prospettiva interculturale)? Se si, quali metodologie e strategie, legate o meno all’approccio biografico, si potrebbero utilizzare per estendere lo spazio terzo interculturale dalla dimensione individuale a quella sociale?


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2037-7037/1013

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