Parole (auto)biographique et parole didactique en contexte de formation: quand la langue-cible est, pour l’enseignant plurilingue, objet disciplinaire en même temps que langue déclarée comme “langue de soi”

Silvia Vecchi

Abstract


Il mio intervento si inserisce nel capitolo 6 del Précis, «Discours sur les langues et représentations sociales» (pp. 269-327). Cercherò di evidenziare alcuni elementi-chiave muovendomi tra i contributi offerti nel capitolo e il campo di prospettiva del mio lavoro di tesi, che figura sotto il titolo Devenir enseignant de languescultures entre compétences et expériences. L’apport des récits de vie des enseignants plurilingues issus des migrations. Vers de nouvelles formes de médiation en perspective interculturelle. Si tratterà di privilegiare le ragioni della parole dei docenti di lingue in un’ottica soggettiva e biografica, per quel che riguarderà la “dynamique interactionelle des représentations dans et par les discours”, una parola che complessifica il loro essere portatori di un plurilinguismo di “terreno” mentre è autorevole il condizionamento istituzionale del proprio ruolo di docente/formatore nell’insegnamento/apprendimento delle lingue-culture.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2037-7037/1020

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