Strategie retoriche e mondi possibili nel linguaggio delle icone software

Francesco Barbabella

Abstract


Al giorno d’oggi è innegabile l’importanza che i dispositivi elettronici hanno acquisito nella nostra vita quotidiana. Il rapporto uomo-macchina, in questi casi, si realizza in gran parte attraverso l’utilizzo di interfacce grafiche che ci permettono di manipolare e controllare i dati intangibili e le funzioni degli apparecchi. Nel corso del tempo il linguaggio grafico è stato raffinato per facilitare l’usabilità dei prodotti: a questo scopo, gli elementi visivi nelle interfacce digitali sono andati convergendo verso standard convenzionalmente accettati, in modo da permettere a chiunque un utilizzo intuitivo e proficuo degli strumenti elettronici.
Il ruolo delle icone nella dimensione digitale merita un particolare approfondimento. La capacità delle icone di rinviare intuitivamente ad un determinato senso convenzionale dipende in gran parte dai meccanismi retorici che attivano. Anche se il processo di ideazione di questi elementi è spesso lasciato all’intuizione libera dei creativi, è possibile rintracciare delle vere e proprie strategie retoriche implicite che permettono all’icona di adempiere le proprie funzioni comunicative.
Attraverso l’analisi di alcuni casi celebri, si vuole affrontare l’innovazione del linguaggio iconico nel mondo digitale attraverso i punti di vista della retorica e della semiotica, anche in relazione ai mondi possibili che un linguaggio di tale complessità sottintende.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2037-7037/1049

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