Translingua. La gelosia delle lingue polifoniche di Adrian Bravi

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Pubblicato

2017-12-25

DOI:

https://doi.org/10.13138/2037-7037/1746

Autori

  • Giorgio Cipolletta unimc

Abstract

Che cosa accade in noi quando ci troviamo a dover fare in conti con una lingua diversa da quella materna? Che cosa accade in un autore quando decide di abbandonare la sua lingua per scrivere in una diversa dalla propria? Che cosa si perde in questo passaggio e che cosa si acquista? E poi, perché si lascia una lingua per adottarne un’altra? Adrian Bravi, attraverso il suo ultimo lavoro narrativo La Gelosia delle lingue (eum, edizioni università di Macerata 2017) recupera la figura della distanza, una distanza interiore, riuscendo persino a scindere la propria di storia, fatta di ricordi e grafie: un processo di transizione (di rinascita) da una lingua all’altra. Adrian Bravi “scioglie le lingue” in maniera polifonica, mutante, a volte ci lascia perfino un amorevole amaro in bocca, ma allo stesso tempo ci mostra la consapevolezza di una contemporaneità in continua transizione, migrante e mutevole. La lingua di Bravi diviene sincretica, si trasforma (non perdendo però il suo mater), si ibrida, interpretando una realtà delicata e critica con un messaggio di speranza verso l’apertura, lo scambio dialogante e mutante della/delle lingue transitanti (translingue).

Biografia autore

Giorgio Cipolletta, unimc

Ph.d in Teoria dell’Informazione e della Comunicazione (Università di Macerata). Attualmente è professore a contratto presso l’Università di Macerata (Facoltà di Scienze della comunicazione) per il laboratorio di “Arte visuale e tecnologia”. Inoltre è cultore per la cattedra di Estetica e Teoria e tecnica della comunicazione di massa e nuovi media presso il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali. Dal 2010 è iscritto all’albo dei giornalisti (pubblicisti) e all’AIS (Associazione Italiana di Sociologia). Nel 2011 è stato visiting student presso lo ZKM (Centro per l’arte e media, Karlsruhe). Collabora con diverse riviste.