Decisioni in tema di accesso alle cure: dalla biopolitica delle catastrofi alla post-pandemia

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Pubblicato

2023-12-23

DOI:

https://doi.org/10.13138/2037-7037/3478

Autori

  • Nicolò Maria Ingarra unimc

Abstract

Innovando l’ordine politico, sociale, economico e logico globale, la recente pandemia ha fatto riemergere la delicata questione della limitazione del diritto di accesso alle cure. Nell’infuriare dell’emergenza e nella prospettiva di un’estrema scarsità di risorse disponibili, si è prospettata infatti la manifestazione di un diverso volto della biopolitica di stampo foucaultiano. Da un lato, si è sperimentata una tangibile tanatocrazia basata sul triage, attraverso la proposta di prese di posizione fondate sul sacrificio degli individui più vulnerabili a favore di quelli ritenuti più appropriati e meritevoli di cura. Dall’altro, le misure adottate per contrastare il contagio hanno chiaramente rivelato una precedente e generale tendenza al riduzionismo biologico. Sebbene la virosi non abbia operato direttamente alcuna selezione di classe, origine, sesso ed età, ha contribuito a tale tendenza, indebolendo anche la realtà umana del morire di cui sono espressione alcuni elementi fondanti della civiltà, come l’accompagnamento alla morte e la ritualità del lutto. In tale prospettiva, come è mutata la narrazione intorno ai contesti della cura? E come è possibile proporre un ripensamento di questi ultimi in ottica post-pandemica?

 

Innovating the political, social, economic and logical order, the recent pandemic has resurrected the delicate issue of limiting the right of access to care. In the raging emergency and the prospect of an extreme scarcity of available resources, a different face of Foucauldian biopolitics has indeed emerged. On the one hand, a tangible triage-based thanatocracy was exper- imented with, through the proposal of stances based on the sacrifice of the most vulnerable individuals in favour of those deemed most appropriate and deserving of care. On the other hand, the measures taken to counter the contagion clearly revealed a previous and general tendency towards biological reductionism. Although virosis has not directly operated any se- lection of class, origin, sex and age, it has contributed to this tendency, also weakening the human reality of dying of which some of the founding ele- ments of civilisation, such as the accompaniment of death and the rituality of mourning, are an expression. In this perspective, how has the narrative around the contexts of care changed? And how is it possible to propose a rethinking of the latter in a post-pandemic light?

Parole chiave: biopolitica; tanatopotere; cura; vulnerabilità; post-pan- demia.

Keywords: bio-politics; thanatopower; care; vulnerability; post-pan- demic.

Biografia autore

Nicolò Maria Ingarra, unimc

Ph.d in Teoria dell’Informazione e della Comunicazione (Università di Macerata). Attualmente è professore a contratto presso l’Università di Macerata (Facoltà di Scienze della comunicazione) per il laboratorio di “Arte visuale e tecnologia”. Inoltre è cultore per la cattedra di Estetica e Teoria e tecnica della comunicazione di massa e nuovi media presso il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali. Dal 2010 è iscritto all’albo dei giornalisti (pubblicisti) e all’AIS (Associazione Italiana di Sociologia). Nel 2011 è stato visiting student presso lo ZKM (Centro per l’arte e media, Karlsruhe). Collabora con diverse riviste.