ASPETTI DELLA TRADUZIONE INTERSEMIOTICA. DALL’IMMAGINE AL TESTO VERBALE

Downloads

Pubblicato

2014-10-27

DOI:

https://doi.org/10.13138/2037-7037/977

Autori

  • Maria Cristina Tofoni unimc

Abstract

Che cosa vuol dire tradurre? Pensando alle lingue naturali, letteralmente e semplicisticamente ‘tradurre’ significa essere in grado di trasformare un comunicato dato in una lingua di partenza ad una di arrivo.
Questo assunto mette in gioco diversi concetti, quello di comunicato/testo, di abilità linguistica, di manipolazione, di processo/prodotto oltre che quello di lingua e comunicazione.
È sufficiente, infatti, essere in possesso di un ampio vocabolario della lingua di arrivo per essere in grado di produrre una traduzione efficace?
Usando i termini ‘lingua’ e ‘linguaggio’ in senso ampio, dal punto di vista della Semiotica esistono accanto alle lingue cosiddette ‘naturali’ altri ‘linguaggi’ definibili come tali in virtù del fatto che sono formati da un insieme (più o meno finito) di elementi composizionali di base e da regole (più o meno codificate) di accostamento e combinazione, i cosiddetti linguaggi con sistema notazionale, ma esistono anche dei linguaggi molto meno codificati, ed è il caso dei linguaggi senza sistema notazionale.