Kanakisierung und Selbst-Kanakisierung am Beispiel von Feridun Zaimoglu. Wahrnehmung und Selbst/Darstellung des Exotischen/Exoten

Reinhard Sauer

Abstract


L’articolo ha come tema la “kanakizzazione” e “l’autokanakizzazione”, dall’esempio dello scrittore turco-tedesco Feridun Zaimoglu, come percezione e auto/rappresentazione dell’esotico, inteso sia come fenomeno che come persona.
Con “kanakizzazione” si intende il processo di costruzione sociale, da
parte della società maggioritaria tedesca, del “kanak” come identità discriminata ed emarginata per la seconda e terza generazione degli immigrati turchi in Germania. “Auto-kanakizzazione” invece è l’adozione volontaria dello stesso termine dispregiativo e discriminatorio da parte del soggetto discriminato stesso come strategia sovversiva di autoaffermazione della propria identità e di resistenza. La percezione dell’esotico con i suoi vari aspetti più o meno stereotipati fa parte costituente della “kanakizzazione” come prassi razzista, mentre l’autorappresentazione cosciente dell’esotico, specchio della rappresentazione imposta dell’esotico, contribuisce al possibile rovesciamento dei meccanismi discriminatori come prassi sovversiva di “auto-kanakizzazione”.
Lo scrittore Feridun Zaimoglu ha avuto, nella seconda metà degli anni novanta del secolo scorso, vasta risonanza mediatica con i suoi libri scritti nella cosiddetta “lingua kanak”, rielaborazioni stilistiche di racconti e interviste di giovani turchi cresciuti in Germania.
Un primo aspetto esotico si basa sull’equivoco creatosi dall’autenticità, anche esotica, proclamata del testo e del linguaggio e la loro palese letterarietà. Inoltre, come la presentazione dei modi di espressione del “kanak” riprende stereotipi classici del selvaggio esotico, il racconto dell’esplorazione fa riferimento a strumenti classici della ricerca etnologica e la presentazione dei libri riprende motivi dell’immaginario esotico. Gli aspetti esotici riportati nei testi stessi riguardano, oltre ai soliti temi come sesso, erotismo, cucina, vacanze, multiculturalismo, anche le affinità con tratti tipici tedeschi.
Un ulteriore importante aspetto esotico risulta sia dal ruolo attribuito allo scrittore che dalla messa in scena di lui stesso come “kanak”, percepito più come personaggio esotico che vero scrittore. Se da una parte si mette, ciò nonostante, in dubbio la sua presunta autenticità esotica “kanak”, dall’altra lo si accusa di fare solo l’esotico dando in tal modo una connotazione negativa al termine.


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DOI: http://dx.doi.org/10.13138/2037-7037/988

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