Una sfida alla fisica aristotelica: Francesco di Appignano e la multi-localizzazione dei corpi

Tiziana Suarez-Nani

Abstract


Come noto, i pensatori medievali hanno trattato sovente questioni filosofiche nell’ambito discritti di carattere prevalentemente teologico. Seguendo questa prassi, Francesco di Appignanoha esaminato alcune questioni di fisica nel Commento al IV libro del le Sentenze , dove troviamo la suacelebre teoria dell’impeto. In questo scritto egli discute altri quesiti relativi alla fisica dei corpi, trai quali quello della multi localizzazione, ovvero della possibilità che un corpo occupi simultaneamente più luoghi. Questo contributo intende fornire un primo esame di questa problematica e della soluzione proposta da Francesco. Attraverso un’argomentazione sottile eapprofondita, Francesco di Appignano difende la possibilità della multi localizzazione, andando così oltre i dettami della fisica aristotelica.


It is well known that medieval thinkers have often discussed philosophical topics in the context of theological w ritings. Following this practice, Francis of Marchia examined questions related to physics in his Commentary of the IV Book of the Sentences, in which his famous Impetus theory can be found. In this work, he examined other questions related to the philosophy of nature, and, more specifically, he developed the topic of the multilocation of bodies, under stood
as the possibility that a sing le body occupies various places simultaneously. This contribution is aimed at offering a first analysis of the solution of Francis of Marchia to this question. Through a very subtle argumentation, Francis defends the pos sibility of multilocation of physical bodies, thus going beyond the rules of the Aristotelian physics.


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