Se non c’è verità non può esserci il dubbio

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Pubblicato

2020-09-14

DOI:

https://doi.org/10.13138/2704-7148/2558

Autori

  • Maurizio Migliori

Abstract

Questo testo assume come premessa la complessità della realtà. Ciò richiede di procedere con grande cautela, al fine di poter identificare la migliore tesi nella nostra situazione.
Il dubbio appare come un momento decisivo per la nascita della filosofia moderna, ma a vantaggio della verità. Cartesio propone il dubbio in forma iperbolica per identificare una verità indubitabile, il Cogito. Nel corso dei secoli il ruolo della verità e del dubbio ha subito un’evoluzione straordinaria. L’affermazione delle scienze comportava una visione assoluta della verità. Di conseguenza, la razionalità sembra essere solo quella della scienza, condannando tutto il resto all’arbitrarietà o alla tradizione. Eppure la scienza stessa ha preso atto dei suoi limiti ed è diventata probabilistica. D’altra parte, in una società individualista e globalizzata la verità sembra essere in crisi, mentre il dubbio conferma la debolezza di ogni giudizio.
È pertanto necessario evitare posizioni unilaterali e riflettere innanzitutto sulla nostra «società liquida». La liquidità è innegabile, ma lo è anche la stabilità di un’infinità di dati. In questo contesto, sia la verità che il dubbio sembrano problematici. Molto meglio quindi ragionare in termini di «pensiero critico» che affronta la complessità usando un approccio multifocale. Devono essere usati paradigmi diversi, sempre ricordando i grandi limiti delle capacità umane. In questo modo è possibile opporsi sia alle posizioni assolute che al relativismo, riconoscendo anche i diversi sensi della verità (ad esempio la verità della fede è su un altro piano).
This text assumes the complexity of reality as a premise. This requires us to proceed with great caution, in order to be able to identify the best thesis in our situation.
The doubt appears as a decisive moment to the birth of modern philosophy, but to the advantage of truth. Descartes proposes the doubt in a hyperbolic form to identify an indubitable truth, the Cogito. Over the centuries the role of truth and doubt undergo an extraordinary evolution. The affirmation of the sciences entailed an absolute vision of the truth. Consequently, rationality seems to be only that of science, condemning everything else to arbitrariness or tradition. Yet science itself has taken note of its limitations and has become probabilistic. On the other hand, in an individualistic and globalized society the truth seems to be in crisis, while doubt confirms the weakness of any judgment.
It is therefore necessary to avoid unilateral positions and to reflect first of all on our “liquid society”. Liquidity is undeniable, but so is the stability of infinity of data. In this context, both truth and doubt appear problematic. Much better therefore to reason in terms of “critical thinking” that deals with complexity using a multifocal approach. Different paradigms must be used, always remembering the great limits of human abilities. In this way it is possible to oppose both absolute positions as well as relativism, recognizing also the different senses of truth (for example the truth of faith is on another plane).
Parole chiave / Keywords: Scientismo, pensiero critico, paradigma, assoluto, relativismo / Scientism, critical thinking, paradigm, absolute, relativism.